venerdì 7 marzo 2014

Bonus arredi senza più appeal

da www.italiaoggi.it

Il bonus arredi perde la flessibilità sulle spese. Gli acquisti di mobili ed elettrodomestici effettuati fino al 31 dicembre 2014 continueranno a essere agevolati dal fisco, ma i costi non potranno superare le spese di ristrutturazione della casa cui la detrazione è agganciata. Un limite di spesa aggiuntivo, quindi, rispetto a quello massimo previsto per l'acquisto di arredi (10 mila euro).

È questo uno degli effetti della mancata conversione del decreto Salva-Roma bis. L'incentivo fiscale su mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, infatti, spetta a chi è già titolare del bonus per ristrutturazioni edilizie (50%).

Durante l'esame parlamentare della legge di Stabilità 2014 è stato previsto che le spese per l'acquisto di mobili non potessero essere superiori alle spese «principali», a cui devono essere necessariamente collegate. Tale condizione è stata però successivamente eliminata dall'articolo 1, comma 2, lettera a) del dl n. 151/2013, poi decaduto.

La disposizione modificativa della legge di Stabilità non è stata riproposta nel nuovo dl sulla fiscalità locale predisposto dal governo, facendo quindi tornare in vita quanto originariamente disposto dal comma 139 della legge n. 147/2013. Più che un ripristino si tratta di un entrata in vigore del limite, in quanto il vincolo era stato stoppato dal salva-Roma prima del suo debutto operativo (previsto per il 1° gennaio 2014).

Fino alla fine dell'anno, pertanto, il beneficio fiscale su elettrodomestici e arredi troverà un tetto di spesa non solo nei 10 mila euro complessivi, ma anche nel conto totale dei lavori di ristrutturazione.

Se un soggetto spende 3 mila euro per l'apertura di un vano porta e acquista mobili per 5 mila euro, potrà detrarre ai fini Irpef 1.500 euro (50% di 3 mila) a titolo di detrazione principale per ristrutturazioni, e altri 1.500 euro (e non 2.500) per quanto riguarda gli arredi. Le agevolazioni vengono fruite in 10 anni, attraverso quote costanti da indicare in dichiarazione dei redditi. Si ricorda che, come chiarito con la circolare n. 29/E del 2013 dell'Agenzia delle entrate, tra i mobili agevolabili rientrano letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione complementari.

Tra i grandi elettrodomestici, invece, ok a frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento, purché non inferiori alla classe A+ (A per i forni).



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